Dalle uova al formaggio passando per la pasta, il burro e il vino scopriamo quali sono gli abbinamenti con il tartufo perfetti.
Il tartufo è un ingrediente davvero pregiato quindi, quando si ha la fortuna di trovarsene uno per le mani è importante saperlo valorizzare. Avrete però notato che gli abbinamenti con il tartufo sono sempre i soliti grandi classici e questo non è certo un caso. Il tartufo infatti è prima di tutto profumo quindi, al di là degli abbinamenti sfiziosi, non andrebbe utilizzato insieme a ingredienti eccessivamente saporiti. Ma quindi, dove si può mettere il tartufo?
Cosa abbinare con il tartufo: i nostri consigli
Prima di spostarci in cucina e scoprire come valorizzare questo ingrediente è opportuno fare una premessa. Sappiamo infatti che esistono diverse varietà di tartufo che, di conseguenza, hanno anche proprietà e utilizzi diversi. C’è il tartufo nero, con il suo sapore deciso, e quello bianco, più delicato e con note agliate. Ci sono poi l’uncinato con sentore di nocciole e parmigiano e il delicato scorzone estivo e ciascuno di questi ha il suo utilizzo ideale.
Cominciamo da quello nero. Per sua natura si presta bene a essere utilizzato anche da cotto. Questo non significa soffriggerlo o torturarlo in altra maniera, piuttosto che è perfetto per essere aggiunto nei ripieni o per preparare un ottimo risotto al tartufo. In linea di massima possiamo dire che gli abbinamenti con il tartufo nero sono quelli più semplici: può infatti essere utilizzato davvero in tutti i modi.
Per quanto riguarda gli abbinamenti con il tartufo bianco invece occorre essere un po’ più cauti. Il suo sapore delicato implica che venga valorizzato senza essere mai sottoposto a cottura. Provatelo per esempio affettato su un piatto di pasta fresca al burro e capirete di cosa stiamo parlando. Non è un caso che uno degli abbinamenti più gettonati siano proprio i tajarin al tartufo!
Vincenti sono anche gli abbinamenti tra tartufo e formaggio. Oltre ai formaggi al tartufo che si trovano in commercio è possibile creare uno sfizioso secondo piatto (o perché no, un crostino), fondendo una fetta di formaggio e distribuendo sulla sua superficie delle fettine di tartufo. I tipi migliori sono la fontina e la toma e, più in generale, tutti quelli che ben si fondono se sottoposti a calore.
Rimanendo in tema di secondi piatti, un altro abbinamento vincente è uova al tegamino e tartufo. Difficilmente troverete qualcosa di più buono e semplice da realizzare. In alternativa, anche il filetto al tartufo ben si presta a essere servito nelle occasioni più importanti.
L’abbinamento tartufo e pesce invece è più insolito ma sta raccogliendo un discreto successo. Se non lo avete mai provato cominciate con qualcosa di semplice come carapaci e tartare (ottimo il salmone) oppure unitelo a un primo piatto di pasta con i frutti di mare. Vi si aprirà un nuovo mondo!
Come abbinare invece il burro al tartufo? Altro abbinamento classico (la pasta di cui abbiamo parlato prima ne è la prova) potete sfruttarlo semplicemente tostando delle fette di pane e spalmandole con del burro di malga. Aggiungete del tartufo, grattugiato o affettato e il gioco è fatto!
Invece quale verdura sta bene con il tartufo? Per mettere in tavola questo abbinamento occorre considerare la stagionalità del tartufo: l’autunno. Ne consegue che le verdure con cui meglio si abbina sono quelle del periodo come i carciofi e i cavolfiori oppure le classiche patate. Provate ad esempio il cavolfiore gratinato e, a cottura ultimata, completate con delle fettine di tartufo: sentirete che delizia.
Abbinamento tartufo e vino
Se finora il consiglio di puntare sulla semplicità ha funzionato, quando si parla di tartufo e vino anche gli enologi sono concordi nell’affermare che non è così semplice. Molto dipende infatti dagli altri ingredienti previsti dalla ricetta e dalla portata.
Il consiglio che possiamo darvi, se con le verdure era la stagionalità , ora è la territorialità . Scegliete vini provenienti dalla zona del tartufo: se piemontese avete Barolo, Dolcetto e Verdicchio, se umbro Chardonnay, Montefalco sagrantino, Brunello di Montalcino o Riesling.